Linee guida per la riapertura delle Società di Contrada

4 Giugno 2020

Carissimi contradaioli,

come forse già sapete le Società di Contrada, e quindi anche il Circolo il Rostro, potranno riaprire i battenti da lunedì 8 giugno.
L’attività, per ora sarà limitata alla sola fruizione del bar con una serie di regole e accorgimenti da seguire, confidando nel buon senso di tutti.
Sono sicuro che il comportamento di ognuno sarà ineccepibile e che anche grazie a questo la situazione possa progressivamente migliorare e tornare ad un’auspicabile normalità.
Di seguito il protocollo adottato in concerto con il Coordinamento dei Presidenti, Magistrato delle Contrade e Autorità.
Ringraziandovi per la cortese attenzione, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti da parte di tutto il Consiglio di Società.

 

Il Presidente del Consiglio di Società

Daniele De Lucia

 

 

Linee guida per riapertura delle Società di Contrada in regime di emergenza Covid

Queste  linee  guida  intendono  supportare  le  normative  nazionali  e  regionali  attualmente  in  vigore  per  la  gestione  dell’emergenza  Covid‐19,  relativamente  alle  attività  sociali,  ricreative  e  di  somministrazione  alimenti all’interno delle società di contrada. Devono pertanto intendersi come complementari al DPCM del  17.05.20  ed  all’Ordinanza  R.T.  n.60  del  27  maggio  2020,  salvo  che  l’eventuale  emissione  di  nuove  disposizioni dedicate comporterà un aggiornamento delle presenti linee guida.  Si precisa che le regole dovranno intendersi riferite ai locali ove avviene la somministrazione di bevande, ai  servizi igienici ed ai luoghi aperti.  Si deve ritenere escluso – allo stato – ogni attività inerente la socialità di natura conviviale (cene), che potrà  essere presa in considerazione in un momento successivo.  La ratio  delle  linee  guida  è  quella  di  modulare  i  principi  stabiliti  dalle  normative  vigenti  con  i  criteri  di  gestione delle attività sociali di cui sopra all’interno delle singole società di contrada creando una sinergia  tra  la  funzione  principale  delle  società  di  contrada  che  è  quella  della  socialità  e  dell’aggregazione  tra  contradaioli  nel  rispetto  dei  valori  secolari  tramandati  nel  tempo  ed  i  dettati  normativi  emanati  per  far  fronte all’emergenza sanitaria.  Ovviamente,  allo  stato  attuale,  il  concetto  di  aggregazione  si  contrappone  con  l’attualità  emergenziale  determinata dal Sars‐Cov‐2 che prevede norme di distanziamento sociale.  E’ ‐ pertanto ‐ evidente la necessità di adeguare le usuali attività e consuetudini all’interno delle contrade (e  delle società in particolare) con le norme sanitarie attualmente in vigore, senza però stravolgerne l’essenza  di fondo delle contrade medesime.

Si ritiene che per la ripresa delle attività sociali all’interno delle società ci si debba organizzare come segue:

‐ Seppur  non  contemplato  dalle  normative  attualmente  vigenti,  effettuazione  di  un  intervento  di  sanificazione prima della riapertura delle società;

‐ Apposizione di cartellonistica ben visibile e chiara con indicazioni sulle misure di prevenzione e sui  corretti comportamenti igienici e sociali da adottare all’interno delle  società. L’apposizione dovrà  essere  effettuata  in  posti  e  modi  che  permettano  ad  ogni  frequentatore  di  poter  leggere  chiaramente i comportamenti da tenere in loco;

‐ Tali indicazioni specificheranno la necessità di accedere ai locali muniti di mascherina (da indossare  obbligatoriamente negli spazi sociali “al chiuso”), di rispettare la distanza interpersonale di mt.1 e  di evitare assembramenti;

‐ Apertura delle sole attività di somministrazione di bevande limitate ai contradaioli, senza nessuna  attività di conviviale (cene), fino a nuova disposizione;

‐ L’orario di apertura, compreso tra le 15 e le 24, sarà determinato da ogni singola contrada;

‐ Rilevamento della temperatura corporea all’ingresso

‐ Compilazione, da parte di chi presta servizio al bar, di un registro delle presenze da conservare per  una  durata  di  14  giorni  da  mettere  eventualmente  a  disposizione  delle  Forze  dell’ordine  e  della  Magistratura;

‐ Per le società che ne hanno possibilità, utilizzo privilegiato di spazi all’aperto (terrazze, giardini, sedi  stradali,  etc.),  dove  potranno  essere  collocate  anche  sedie  e  tavoli  nel  rispetto  delle  misure  di  distanziamento sociale previste (mt. 1 tra le sedute);

‐ La frequentazione dei “locali chiusi” sarà limitata allo stretto indispensabile in termini di tempo e di  numero di presenze e, comunque, nei termini stabiliti dalle norme vigenti in base alle superfici ed  alle volumetrie dei locali;

‐ È fatto espresso divieto di effettuare il gioco delle carte, del biliardo, dei videogiochi, etc. nonché di  assistere a spettacoli televisivi. Questa ultima possibilità potrà essere eventualmente contemplata  solo in caso di posizionamento di TV all’esterno e sempre evitando assembramenti con il rispetto  della distanza di un metro fra le sedute;

‐ Divieto di mettere a disposizione degli avventori giornali, ovvero quotidiani, riviste, libri, etc.;

‐ Apposizione di barriere fisiche e/o di segnaletiche che consentano il rispetto della distanza di mt.1  sia tra gli avventori, sia tra essi ed i volontari che prestano servizio al bar, in particolar modo nella  zona di somministrazione (bancone ove avviene la somministrazione delle bevande);

‐ Fornitura,  sia  all’ingresso  dei  locali  che  nei  servizi  igienici,  di  soluzione  idroalcolica  (gel)  per  la  sanificazione delle mani;

‐ Effettuazione  di  interventi  di  pulizia  e  igienizzazione  giornaliera  utilizzando  prodotti  igienizzanti  indicati nelle “Indicazioni ad interim per la  sanificazione degli ambienti interni … per  prevenire la  trasmissione  di  SARS‐CoV2”  versione  del 14/05/20  dell’ I.S.S.  (alcol etilico al  62‐71%‐perossido  di  idrogeno allo 0,5%‐ipoclorito di sodio allo 0,1%), con particolare attenzione alle superfici del banco  bar e di altre superfici di appoggio, ai tavoli, alle sedie, ai pavimenti ed ai servizi igienici;

‐ Obbligo,  per  il  personale  di  servizio  somministrazione  bevande,  di  indossare  la  mascherina  protettiva durante tutta l’esecuzione del proprio turno di servizio, ricordando agli stessi la necessità  di provvedere all’igienizzazione delle mani per servizio offerto;

‐ La  somministrazione  avverrà  una  persona  alla  volta,  la  quale  dovrà  avere  indosso  la  mascherina  protettiva e che si soffermerà il tempo utile a prendere la consumazione senza sostare sul bancone;

‐ Utilizzo  preferenziale  di materiale  “a  perdere”  per la  somministrazione  di  bevande, in alternativa  prevedere adeguata detersione in lavastoviglie;

‐ È  fatto  divieto  di  qualsiasi  attività  di  buffet,  intendendo  per  tale  la  somministrazione  sul  banco  vendita di crostini, tartine, patatine, snack o quant’altro fuori dalla propria confezione originale;

‐ Predisposizione,  laddove  possibile,  di  barriera  fisica  (schermo)  alla  cassa;  in  caso  di  impossibilità,  dotare il personale volontario di servizio alla cassa di gel igienizzante per le mani ad esso dedicato;

‐ Nei  locali  chiusi  dotati  di  sistema  di  condizionamento  e  ricambio  d’aria  è  prevista,  prima  della  rimessa in uso degli stessi, idonea sanificazione da parte di ditte specializzate ed in ogni caso non  verrà  mai  utilizzato  il  “sistema  di  ricircolo  d’aria”,  privilegiando  assolutamente  in  ogni  caso  la  ventilazione naturale tramite porte e finestre;

‐ Predisposizione, da parte dei dirigenti o propri delegati, di servizio di sorveglianza sul rispetto delle  norme impartite, in particolar modo per quelle sul distanziamento sociale;  Eventuali altre indicazioni potranno essere adottate in seguito, laddove siano emanate nuove disposizioni  locali, regionali o nazionali o emergano ulteriori criticità.”

Linee guida per la riapertura delle Società di Contrada